William Owens, MD
15,00 €
II Edizione
INTRODUZIONE
Eccoci qua alle 3.30 del mattino in terapia intensiva. Il Dipartimento di emergenza ha appena inviato un paziente alla nostra osservazione – un uomo giovane con una febbre a rapida insorgenza, brividi e distress respiratorio. È stato necessario procedere all’intubazione in pronto soccorso e l’allarme del ventilatore suona con una frequenza piuttosto fastidiosa. La radiografia del torace mostra un quadro gravissimo, con diffuse infiltrazioni e addensamenti. Il Terapista Respiratorio* della terapia intensiva ti guarda e formula la domanda che temevi fin da quando il paziente è arrivato: Dottore, come vuole che venga impostato il ventilatore?
Questa è una storia familiare per quelli di noi che passano un sacco del loro tempo in terapia intensiva e un’esperienza che quasi
ogni specializzando ha sperimentato almeno una volta durante il suo periodo di studio. La ventilazione meccanica può intimidire – ha una sua propria terminologia che non sempre sembra avere senso; è una tecnologia salvavita e una sua cattiva applicazione può portare a serie conseguenze; coloro che praticano la ventilazione meccanica hanno la tendenza a parlare in una maniera esoterica a proposito di quello che stanno facendo con il ventilatore. Questo può confondere anche il più brillante specializzando o studente di medicina.
A rendere più difficili le cose, non esistono molte risorse pratiche per il medico molto indaffarato che avrebbe invece bisogno di una
guida rapida che insegni come aggiustare i parametri del ventilatore. Non mi fraintendete – è pieno di ottimi libri che trattano della ventilazione meccanica. E, se ne avete il tempo, vale veramente la pena di leggerli. Ma il termine operativo è “tempo”. Leggere 100 pagine sui pro e i contro della ventilazione a pressione controllata può essere un buon uso di un pomeriggio in biblioteca, ma è del tutto impraticabile quando vi state prendendo cura dei pazienti in un impegnativo reparto di terapia intensiva.
Quello che serve è una guida pratica e questa è la ragione per cui ho scritto questo libro. Poiché è stato scritto da un unico autore, questo libro sicuramente presenta dei pregiudizi. Non troppi, spero, ma io non sono abbastanza ingenuo da pensare che questo mio approccio sia completamente obiettivo e basato sui fatti. Come chiunque altro nel campo della medicina, la storia personale e l’esperienza hanno modellato la mia pratica.
La prima parte di questo manuale è progettata per aiutarvi a prendere rapidamente la giusta decisione. È impostato su problemi clinici, proponendo un approccio per ciascuno. È qualcosa che si può usare sul campo. Termina con l’11º comandamento della ventilazione meccanica.
La seconda parte del libro si prefigge lo scopo di insegnarvi la ventilazione meccanica. I capitoli sono brevi e ciascuno può essere
letto facilmente in 15-20 minuti. Qui imparerete a parlare il linguaggio e capirete il razionale delle cose e perché gli intensivisti fanno quello che fanno.
A questo punto, è necessario che io precisi che mentre questo libro è pieno zeppo di buoni consigli, nessuno di questi è specificamente indirizzato alla cura di un singolo paziente.
All’università qualcuno vi ha mai insegnato che i pazienti non leggono i libri di testo? Ha ragione. Ogni paziente ha bisogno di un
approccio individuale. Credeteci oppure no, non è stato il mio avvocato a consigliarmi di scrivere questo punto, è solo comune buon
senso.
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