Giovanni Bisignani
30,00 €
PRESENTAZIONE
“Se Dio ha creato il mondo, non possiamo dire che si sia preoccupato molto di facilitarne la comprensione” scriveva Albert Einstein. Gli atri del cuore non sono un’eccezione. Per molti anni l’attenzione si è concentrata sui ventricoli con ottimi risultati riguardo la comprensione della loro fisiologia e fisiopatologia. Gli atri sono stati studiati con minore intensità e solo recentemente si inizia a capirne la rilevanza funzionale e il loro ruolo nelle malattie cardiache. Una conseguenza di questa ancora non piena comprensione della loro rilevanza è che spesso nei pazienti con storia di fibrillazione atriale si procede alla chiusura dell’auricola sinistra durante interventi di cardiochirurgia nella convinzione che questo riduca il rischio tromboembolico; il problema è che viene fatto senza alcuna evidenza che questo sia utile e non facendo attenzione ai possibili effetti negativi di quest’atto chirurgico.
Le informazioni sugli atri sono sparse e non sono a conoscenza di un testo che tratti in maniera organica i loro aspetti funzionali e clinici. Pertanto, l’ottimo libro Atrium curato dal Dr. Bisignani è benvenuto e aiuta a colmare un importante vuoto conoscitivo. Il testo inizia con una interessante capitolo sull’atrio nella storia della medicina. Nei capitoli successivi vengono descritti con chiarezza
l’anatomia, la meccanica e l’elettrofisiologia dell’atrio. Il testo passa poi e descrivere la miocardiopatia atriale ed il ruolo del sensing atriale e della stimolazione atriale nella cardiostimolazione. Seguono altri stimolanti capitoli sulla diagnostica non invasiva delle aritmie atriali. Il testo si conclude con due importanti capitoli sul ruolo della stimolazione atriale nello scompenso cardiaco e sulla rilevanza dell’atrio nella cardiochirurgia.
Atrium è un libro notevole scritto da clinici estremamente esperti in materia, esperienza che traspare da tutte le pagine. Il libro si legge con piacere e guida il lettore attraverso le complessità del settore. Sono sicuro che verrà apprezzato sia da cardiologi alle prime armi che da cardiologi esperti e stimolerà studi in questo settore ancora in gran parte inesplorato.
Prof. Filippo Crea
PREFAZIONE
Scrivere un libro rappresenta sempre un percorso avvincente, ma lo diventa ancor di più se l’argomento trattato è in gran parte ancora inesplorato e se condiviso con Autori cultori della materia. È per noi un grande privilegio, anche grazie all’editore Piccin, pubblicare l’opera Atrium. È un’emozione che corona gli sforzi compiuti per realizzarla. Quello che era un sogno è diventato realtà. Il volume nasce dal “vissuto” clinico e si rivolge proprio al clinico con sete di conoscenza, quotidianamente impegnato nella comprensione e trattamento della patologia atriale.
La storia, la fisiopatologia ed il trattamento delle anomalie del ritmo atriale hanno un percorso lungo ed entusiasmante che ha caratterizzato le ricerche di diverse personalità della storia della cardiologia. Conoscere le varie tappe ed il percorso, il più delle volte tortuoso, della storia della patologia atriale ci induce a riflettere, con gratitudine, sull’enorme lavoro che si cela dietro ogni nostro gesto quotidiano ed apparentemente scontato, e ci aiuta ad accettare ed apprezzare il presente per costruire un futuro migliore. Lo studio della patologia atriale, in tutti i suoi risvolti ed in modo particolare nell’elettrostimolazione, anche se ha fatto molta strada continua ancora a mostrarci nuovi processi e nuove sfide nella gestione e nella comprensione dei suoi meccanismi più reconditi.
Atrium è un libro che nasce dall’esperienza clinica e si propone di fornire al lettore una trattazione completa di alcuni aspetti della patologia atriale e dell’elettrostimolazione in particolare. La patologia atriale viene affrontata in tutti i suoi aspetti, storici, fisiopatologici, clinici e terapeutici. Nel testo sono affrontate luci ed ombre della stimolazione atriale ed in particolare dell’elettrostimolazione senza catetere atriale.
L’elettrostimolazione ha avuto la sua espansione in un contesto culturale condizionato dall’imperativo more is better, pensando che più elettrocateteri si traducessero sempre in più benefici, ma col tempo abbiamo anche imparato che maggiore è il numero di elettrocateteri maggiori sono le complicanze.
E così anche nell’elettrostimolazione si è fatta strada la locuzione less is more: l’essenziale conta più di quanto poi ci venga costruito sopra. Tuttavia non deve essere un dogma in quanto a volte può essere vero, ma a volte no, e spesso non lo sappiamo. Nell’elettrostimolazione atriale il dibattito è ancora aperto, ma è certo che ridurre gli elettrocateteri non necessari non significa solo ridurre i costi, ma prevenire danni reali ai pazienti. Se l’approccio less is more si pone come vessillo di una medicina responsabile e parsimoniosa, nell’elettrostimolazione spesso si pone come necessità per evitare le possibili complicanze di un elettrocatetere in più e non sempre necessario. In generale, è però necessario che tutti conoscano questa possibilità di elettrostimolazione, evitando facili entusiasmi, ma anche evitando che la nostra non conoscenza limiti la possibilità di usare quanto di meglio oggi offre la tecnologia. Se “sometimes less is more, sometimes more is more, and often we just don’t know”, è fondamentale conoscere il nuovo e necessario che il suo utilizzo scaturisca da una metodologia rigorosa e rivolta al singolo paziente. Sicuramente la possibiltà di stimolare l’atrio senza elettrocatetere atriale apre nuovi orizzonti e, come tutte le cose nuove, ha trovato iniziale scetticismo e difficoltà ad entrare nella pratica clinica. Per dirla con Pirandello questa modalità di stimolazione era considerata “come un mobile nuovo che non sapeva e non poteva dire nulla”, anche in considerazione della presenza di un “mobile” ormai consolidato e sperimentato come il classico elettrocatetere atriale. Ma i vari studi, la pratica clinica ed i risultati raggiunti stanno portando ad un uso sempre più esteso ed appropriato di questa modalità di elettrostimolazione.
Questo volume, frutto dell’esperienza e del lavoro di vari Autori, si propone l’ambizioso compito di preparare il lettore ad una migliore comprensione dell’Atrium, delle sue patologie e delle nuove possibilità di elettrostimolazione, ma anche di rimarcare come la passione per la ricerca, unita al buon senso clinico, sono ingredienti fondamentali per assicurare la migliore assistenza al nostro paziente. Comprendere prima ed avere la possibilità di trattare poi tante patologie atriali, anche per la rilevanza economico-sociale che ciò riveste, costituisce un auspicio di grande rilevanza a cui tendono intelligenza, sforzi e passione di tante persone.
Con questi propositi ci siamo prefissi di fare un’opera non solo bella, ma anche utile, compito assai più arduo. Il nostro auspicio è che il pubblico di lettori e utilizzatori di questo libro vi si riconosca e desideri in qualche modo di entrare a farne parte.
Giovanni Bisignani
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