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Cardiologia

L'elettrocardiogramma nelle sindromi ischemiche acute

Autori
Piccolo - et Al

50,61 €

  • publish date 2001
  • ISBN 978-88-299-1580-4
  • Code Piccin 1605165
  • Pages 306

Come vecchio cultore dell’Elettrocardiografia clinica, sono lieto di presentare ai lettori questo nuovo libro di Eligio Piccolo, un Autore che ha sempre avuto, nel suo lungo cursus accademico, una vera passione per questa disciplina. E del resto, dopo il suo apprendistato patavino, l’autore ha trascorso i suoi anni di formazione presso l’Istituto di Cardiologia del Messico, che era allora, si parla degli anni ‘50, la Mecca dell’Elettrocardiografia (Sodi Pallares, Cabrera).

Non stupisce perciò che questa sua nuova fatica sia ancora una volta dedicata all’elettrocardiogramma, specificamente nelle sindromi ischemiche acute.

È questo un settore della cardiologia dove l’elettrocardiografia la fa ancora da padrona, rappresentando l’esame di laboratorio che per primo viene eseguito e consente di identificare la patologia in atto e di seguirne l’evoluzione. Anche se a volte ingannevole, l’elettrocardiogramma, per la sua semplicità di esecuzione e per la sua sensibilità, è senz’altro l’esame che dà le maggiori soddisfazioni in questa così importante patologia cardiaca. Esso permette tra l’altro di cogliere quelle anche piccole variazioni nella morfologia delle onde nel corso delle ore e dei giorni, che non sfuggono al cardiologo esperto e che forniscono preziose indicazioni sull’evoluzione clinica della malattia: la sequenza di più elettrocardiogrammi nello stesso paziente è nel contempo facile e fonte di indicazioni non altrimenti ottenibili.

Eligio Piccolo, che è un cardiologo di lungo corso e gran conoscitore di queste peculiarità dell’elettrocardiogramma, ci illustra nel suo volume le molteplici possibilità diagnostiche di questo esame e le documenta con una vastissima esemplificazione, tratta dalla sua pluridecennale esperienza. La ricca iconografia che accompagna il testo è infatti uno dei pregi maggiori di questo volume ed è il frutto di una pratica cardiologica attenta e risparmiatrice, che ha consentito all’Autore e ai suoi collaboratori di presentarci una lunga serie di tracciati elettrocardiografici raccolti in anni di attività.

I vari capitoli scandiscono tutte le peculiarità del quadro elettrocardiografico rapportandolo alle diverse condizioni cliniche: il sopraslivellamento del tratto ST, il suo sottoslivellamento, le alterazioni del QRS; i disturbi nella conduzione dello stimolo e le aritmie. Importante anche il primo capitolo, che riassume felicemente la storia del rapporto tra ischemia miocardica ed alterazioni elettrocardiografiche quale risulta dalla immensa bibliografia pubblicata nel corso di tutto il ventesimo secolo.

Particolarmente degno di nota, perché nuovo, il capitolo dedicato alle “alterazioni elettrocardiografiche successive all’ischemia acuta e i segni di vitalità miocardica”. Si tratta infatti di concetti emersi negli ultimi anni e di grande rilevanza anche ai fini dell’approccio terapeutico: bene hanno fatto perciò gli Autori a farne un capitolo a parte, di grande interesse fisiopatologico e clinico. Importante anche il capitolo che pone i “problemi di diagnosi differenziale con le alterazioni elettrocardiografiche non ischemiche”: perché il quadro elettrocardiografico “da ischemia” può nascondere in realtà patologie differenti, che con l’ischemia, intesa in senso fisiopatologico, nulla hanno a che fare. Si tratta di problemi che si presentano ogni giorno nella pratica clinica e che sono purtroppo potenzialmente ingannevoli per il cardiologo alle prime armi o comunque non troppo esperto. Utilissimo infine l’ultimo capitolo dedicato ai casi clinici, sia per la funzione didattica che per quella del confronto clinico pratico quotidiano.

Si tratta dunque di un libro che mancava nella nostra letteratura più recente e che risponde ad un bisogno reale, soprattutto per quelle giovani generazioni di cardiologi che sono forse distratti dal moltiplicarsi delle metodologie di indagine (Ecocardiografia, Scintigrafia miocardica, Coronarografia) e meno attenti perciò alle potenzialità di un esame più “antico” come l’elettrocardiogramma. Mentre invece proprio questo libro fa capire quanto numerose e preziose possano essere le morfologie dell’elettrocardiogramma in corso di sindromi ischemiche acute, specie quando l’esame venga ripetuto più volte nello stesso paziente; e quali e quante indicazioni esso sia in grado di fornire ad un cardiologo attento che sappia cogliere il significato di segni altrimenti non ottenibili a così basso prezzo.

Un bravo quindi al Prof. Eligio Piccolo e ai suoi validi Collaboratori, senza i quali un lavoro così impegnativo non avrebbe potuto essere realizzato. E un “grazie” a loro per averci regalato questo bel volume, cui auguro di cuore il successo che indubbiamente merita.

Prof. Cesare Dal Palù

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