Chirurgia Oncoplastica della Mammella-Atlante di tecniche chirurgiche
Maurizio Nava
370,00 €
PROLOGO
Da sempre nella storia dell’umanità la mammella è stata rappresentata nei modi prima descritti da pittori e scultori, decantata in poesie, studiata nella sua forma e struttura e nelle sue manifestazioni patologiche.
Ricordiamo tra le opere più importanti sculture quali “Artemide Efesia”, dipinti come “L’origine della via Lattea” di Tintoretto o la poesia di C. Baudelaire “Profumo esotico”. Senza dimenticare le implicazioni di carattere socio-comunicativo-culturale che nei secoli hanno impedito alla donna una reale autonomia e che ancora oggi sono presenti nelle diverse classi sociali. Proprio per questo nello svolgere degli argomenti di questo trattato la decisione condivisa con la donna al centro del “decision making” sarà il tema principale nelle differenti scelte del trattamento chirurgico.
Il più antico trattato di medicina giunto sino ai giorni nostri è Il Papiro Edwin Smith. Scritto in ieratico e risalente alla XVI-XVII dinastia del Secondo periodo intermedio dell’Egitto, all’incirca nel 1600 a.C. questo papiro è a contenuto prevalentemente chirurgico: vi sono otto riferimenti alle malattie delle mammelle e, in particolare, si descrive per la prima volta nella storia della medicina un tumore della mammella.
Questo per dire che nel corso dei secoli abbiamo innumerevoli testimonianze scritte sull’evoluzione degli studi anatomici, fisiologici e patologici sulle mammelle e sulle tecniche chirurgiche sia nel campo ablativo, sia in quello ricostruttivo e estetico (vedi il libro di A. Pulchinotta “Storia illustrata della senologia fra scienza e mito”).
Abbiamo voluto fortemente questo trattato per offrire un’opera completamente diversa da un classico testo di medicina o chirurgia, per altro fondamentali per migliorare la conoscenza, ma per offrire al chirurgo qualche cosa di “visivo” che, immediatamente, attraverso una serie di disegni, fotografie e microfilmati, offra la soluzione migliore dal punto di vista chirurgico e tutto il percorso della pianificazione e della scelta dei materiali sarà offerto nello stesso modo per una rapida e facile consultazione.
Sono un chirurgo e ho sempre pensato che per noi sia fondamentale “vedere” e così poter intuitivamente assimilare l’anatomia e riprodurre la tecnica chirurgica nel modo migliore. Ricordo quando ero studente che non riuscivo a figurarmi come e dove fosse la retrocavità degli epiploon, studiandola sul solo libro di anatomia. Ma immediatamente mi si è rivelata quando, ancora studente, ho assistito ad un intervento sull’addome presso l’Istituto Nazionale dei Tumori dove sono stato formato come chirurgo generale e oncologo, e da fine anni ‘80 come chirurgo plastico ricostruttore, dedicato soprattutto alla mammella.
Ho avuto la fortuna di incontrare dei maestri unici, che volutamente non nomino, e che qui voglio ringraziare per quanto mi hanno insegnato, e non solo nel campo specifico della chirurgia e medicina.
Introduzione alla lettura
Desidero accompagnarvi nel modo più semplice alla lettura di questo trattato. Volutamente ho eliminato il più possibile lunghi capitoli descrittivi per sfruttare invece le diapositive delle mie letture tenute a congressi, che molti lettori avranno già visto e sentito numerose volte. Partire dall’algoritmo decisionale per chiarire il percorso e la pianificazione della chirurgia oncoplastica consente di percorrere in modo chiaro e fluido, attraverso l’utilizzo degli algoritmi decisionali su diapositive, con foto e filmati nonché con alcune presentazioni dal vivo, di arrivare ad una scelta corretta della procedura chirurgica in relazione alle caratteristiche anatomiche delle mammelle, e non solo, e attraverso una decisione condivisa con la paziente, sempre al centro del “decision making”. Un capitolo intero sarà dedicato a questo importante argomento perché credo fortemente, così come i collaboratori che mi hanno aiutato nella stesura di questa opera, che il chirurgo e la paziente in realtà siano una squadra con l’obiettivo di raggiungere un risultato finale che soddisfi ambedue, per la cura della malattia e per il risultato cosmetico. Non mi stancherò mai di ripetere che: “ogni scelta in chirurgia e certamente ancor di più nella chirurgia della mammella ha effetti collaterali e complicanze. Questi rischi possono essere ridotti e forse eliminati facendo una corretta scelta, delle procedure chirurgiche e dei materiali, basata su una decisione condivisa della “SQUADRA”. Una buona decisione della “squadra” parte da una paziente bene informata e da un chirurgo tecnicamente preparato”. Questo modo di pensare e agire deve essere esteso, e sarà ripetuto più volte, alla scelta e utilizzo dei materiali, alla chirurgia ricostruttiva e alla chirurgia estetica della mammella.
Ho voluto che la chirurgia estetica fosse parte essenziale del trattato perché ritengo che un chirurgo dedicato alla mammella, cioè che si occupa solo di questo nella sua pratica, debba conoscere in modo chiaro e approfondito le tre differenti parti della chirurgia della mammella: oncologica, ricostruttiva (che unite insieme hanno dato origine alla chirurgia oncoplastica) ed estetica. Solo così potremo offrire alle nostre pazienti un percorso chiaro e completo sin dalla prima visita e solo così potremmo migliorare progressivamente la nostra chirurgia.
Perché è un travaso continuo di conoscenze tra chirurgia oncoplastica ed estetica ed un continuo aggiornamento. Tutti sappiamo che il futuro del trattamento chirurgico della mammella dovrà essere affidato da un chirurgo “verticale” per una gestione a 360°, ma è da oggi, anche se già abbiamo iniziato 20 anni fa circa, che questo approccio deve essere insegnato e deve fare parte integrante della nostra cultura medica.
Proprio per questo sarete accompagnati nelle differenti scelte attraverso l’utilizzo di algoritmi ma anche di disegni, foto e video, per meglio spiegare i passaggi chirurgici particolari o alcuni dettagli. Questo permetterà una migliore esposizione in merito alle decisioni sull’utilizzo di materiali diversi e quindi su come pianificare un percorso oncoplastico, ricostruttivo o estetico proprio come se steste assistendo ad una lettura congressuale.
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