Anatomia artistica della figura umana in movimento
Roberto Osti
30,00 €
PRESENTAZIONE DELL’EDIZIONE ITALIANA
di Maria Cristina Galli
Secondo Kant, a differenza della bellezza in natura, che è libera in sé stessa, senza un fine specifico, la bellezza artistica (anche quando è estetica) necessita di un’aderenza all’aspetto concettuale di quello che rappresenta e sottintende quindi una forma di conoscenza dell’oggetto in questione per esprimersi compiutamente.
In tal senso Roberto Osti interpreta lo studio del corpo umano in questo secondo volume dedicato all’anatomia della figura in movimento. La competenza che lo studio dell’Anatomia artistica conferisce a chiunque voglia affrontare, nel suo percorso di ricerca, la rappresentazione della forma umana, consente di riprodurre coscientemente le proporzioni, le tensioni superficiali e le relazioni profonde che intercorrono tra struttura e volumi plastici del corpo, nelle sue accezioni espressive più complesse.
Inoltre, il tentativo di conciliare gli aspetti estetici e quelli tecnici necessari a restituire l’armonia della forma naturale, la simmetria, la dinamicità dei movimenti di un soggetto della rappresentazione così articolato e fondamentale per ciascun artista, trova qui un’efficace metodologia d’approccio, che va al di là della pura rappresentazione.
Nell’introdurre lo studio anatomico tramite i riferimenti storiografici più evidenti e significativi, Osti vuole avvicinare il lettore alla decifrazione del corpo nei suoi aspetti semantici e semiotici, oltre che strutturali. Mette quindi in atto un utile confronto con le rappresentazioni della pittura e della statuaria più note e canoniche e con la riproduzione di disegni di autori contemporanei.
Un’istanza culturale che diviene indispensabile per sensibilizzare l’attenzione sul senso della pratica anatomica e che consente di poterne utilizzare gli strumenti analitici grafici e sinottici per poter giungere a definire, in seconda istanza, un’individualità espressiva personale e autonoma.
Gli aspetti tecnici analizzati e i suggerimenti pratici utili a consentire all’esercizio dell’osservazione e del disegno di essere funzionale ed efficace, l’utilizzo di griglie e schemi estremamente sintetici per l’impianto della figura nel foglio, il costante rimando al modello vivente, ai suoi punti di riferimento fondamentali e alle connessioni muscolo-scheletriche che determinano le corrette relazioni armoniche e dinamiche si uniscono felicemente alle opzioni possibili che l’esperienza artistica sa offrire per la riproduzione grafica e armonica della figura.
Questi elementi preziosi costituiscono un corredo significativo che accompagna passo passo il lettore nel viaggio di conoscenza del corpo, verso una vera e propria decodificazione del “vedere”, che solo l’arte è in grado di restituire nella sua forma più acuta e sensibile.
PRESENTAZIONE DELL’EDIZIONE ORIGINALE
di Dan Thompson
Il campo dell’anatomia risulta essere una fonte quasi inesauribile di fattori creativi che investono la sensibilità e l’intelligenza dell’artista figurativo. Nel disegnare una persona in posa, un artista potrebbe pensare che essa richieda un esame minimo, percependo la figura nella sua evidenza visiva. Altri necessitano di verifiche precise, che includono dettagli noti ma anche sconosciuti. Le forme insite nella figura umana rimandano ad altre forme, così come i muscoli interagiscono con le strutture scheletriche quando sono impegnati nelle azioni. Durante la posa, l’ecosistema fisico del corpo sembra risvegliarsi, relazionarsi, risuonare, placarsi e poi riorganizzarsi... Come può l’organismo umano restare sospeso in uno stato così complesso, precario, eppure di una sconvolgente bellezza? Come possiamo affrontare i fenomeni inafferrabili che costituiscono la figura e la legano a sé stessa? Perché il corpo umano è in grado di tradurre visivamente le emozioni in modo così efficace, pur mantenendo una posizione che, da una prospettiva ingegneristica, potrebbe sembrare impossibile?
Roberto Osti rivela, attraverso molteplici intuizioni, come l’anatomia si trasformi in supporto per la comprensione artistica. Basandosi sul suo celebre libro del 2016, Basic Human Anatomy*, Osti intraprende un viaggio coraggioso negli aspetti più misteriosi della costruzione anatomica. Attingendo alle pose storiche della figura umana, articola per prima cosa il modo in cui l’aspetto meccanicistico dell’anatomia sia squisitamente allineato a un ordine naturale. L’autore analizza quindi la nozione storica, duratura, fertile e in evoluzione del canone proporzionale anatomico. Dalla sua esperienza estetica contemporanea, promuove il disegno del corpo senza l’uso di griglie statiche, deducendone invece conclusioni che facilitano il disegno nella sua forma olistica. I suoi disegni rivelano l’attenzione costante per i rapporti proporzionali dinamici e sono capaci di ricreare la potente espressività
della figura umana in una sola pagina.
Questo libro riflette gli intenti lodevoli dell’educazione al disegno dell’inizio del XXI secolo, in cui molti principi vengono rimodellati. Invece di scommettere su insegnamenti che possono portare ad apprendere un senso formale involontariamente disarmonico, gli studenti di disegno figurativo si immergono nelle aule di studio dal vero per acquisire le migliori competenze. Sanno bene che, senza la prova di un’incontrovertibile attitudine al disegno, rischiano di perdere il loro fondamentale sviluppo artistico. Sapranno dunque riconoscere e abbracciare le numerose conoscenze pratiche che Osti offre nel volume.
Questo libro diverrà una pietra di paragone per chi sa che estetica e anatomia convivono in una realtà in cui coesistono sia sviluppo che convergenza. Man mano che il percorso di conoscenza evolve, il testo servirà come veicolo per la decodificazione del corpo e ispirerà altri sforzi per descrivere ciò che collega l’anatomia e la fisiologia tradizionali con la pratica artistica. Da sempre gli artisti
indagano sul confine tra i diversi campi di ricerca: ciò mi porta a credere nelle profonde implicazioni di questa forma del vedere immaginativa e intelligente. Osti dona concretezza a questo potenziale, anche se il suo libro testimonia la reale lirica bellezza dell’essere umano, apprezzata in maniera più sentita attraverso il disegno.
Dan Thompson è Dean of Fine Arts, Studio Incamminati, Philadelphia.
INTRODUZIONE
Per un artista figurativo, la capacità di realizzare un’opera d’arte trascendente, un’opera d’arte pertanto che trasmetta un senso della vita o esprima un carattere psicologico, è un segno certo di realizzazione. Tale competenza viene coltivata non soltanto padroneggiando le tecniche di disegno e praticando il disegno della figura umana dal vero, ma anche imparando a leggere i vari linguaggi e le intenzioni che il corpo umano esprime: movimento, potenza, tensione o rilassamento, cordialità o aggressività e così via.
Lo scopo del mio insegnamento è di fornire agli studenti la conoscenza dell’anatomia e della meccanica del corpo nel modo più accurato e neutrale possibile, senza influenzare le loro opere d’arte stilisticamente o esteticamente. Sviluppare uno stile e un’estetica corrisponde infatti alla ricerca artistica personale di ogni artista.
Nelle mie lezioni di anatomia della figura e di disegno della figura, gli studenti imparano a disegnare con linee “informate” che scaturiscono da un’analisi della materia piuttosto che da un approccio passivo e imitativo.
Con questo libro, ho deciso di esplorare, decodificare, interpretare e descrivere le infinite combinazioni dinamiche, espressive ed estetiche che la forma umana può manifestare. Spiegare le raffigurazioni della figura umana significa anche definire ciò che il corpo umano ha rappresentato nei vari periodi storici. L’arte che caratterizza la figura umana creata nel corso dei millenni ci racconta i valori delle culture passate, proprio come avviene con i valori contemporanei, che devono sempre essere tenuti in considerazione
quando si disegna, si dipinge o si scolpisce la figura umana, perché la nostra arte sia rilevante per l’epoca in cui viviamo.
I primi due capitoli del libro sono dedicati all’analisi delle proporzioni umane, della conoscenza anatomica, dei valori culturali e dello sviluppo estetico nell’arte greca arcaica, classica ed ellenistica, oltre che nell’arte rinascimentale. I Capitoli 3 e 4 studiano l’anatomia e la struttura del corpo affidandosi a un approccio orientato specificamente al movimento, al dinamismo e alle armonie
proporzionali. Al centro del mio metodo, che segue la tradizione rinascimentale, è posto lo studio dei punti di riferimento del corpo e dell’origine e inserzione dei muscoli. Comprendere le connessioni muscolo-scheletriche è infatti essenziale per apprezzare in modo olistico la struttura della forma umana ed è indispensabile per accedere alle connessioni dinamiche ed estetiche del corpo, concetti trattati nei Capitoli 5 e 6. I Capitoli 7 e 8 sono dedicati, rispettivamente, alle mani e alla testa, con un’esplorazione delle qualità sia strutturali sia espressive.
Ogni capitolo esamina un metodo specifico per pensare e osservare la forma umana, offrendo perciò al lettore una comprensione sfaccettata di questo soggetto infinito e promuovendo al contempo la creatività e lo stile personale. Tale approccio continua nel Capitolo 9, dove si collegano varie tecniche di disegno a diverse analisi concettuali della forma umana. Equipaggiati con tali conoscenze, riuscirete a “leggere” la forma umana in profondità, ad apprezzarne l’affascinante complessità, a evitare un
metodo imitativo noioso e passivo e a creare opere d’arte accurate, espressive ed esteticamente uniche.
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