Gaetano P. Bulfamante, Laura Avagliano, Claudio Crescini
25,00 €
PREFAZIONE
Perché pubblicare un libro di 200 pagine dedicato esclusivamente al cordone ombelicale?
Una semplice struttura vascolare che collega il feto ad un organo ben più importante e studiato quale la placenta!
L’esigenza mi è nata improvvisamente in un’aula di tribunale nel corso di una udienza che vedeva imputata una collega che aveva assistito ad un parto con esito neonatale sfavorevole.
I consulenti di fiducia del giudice e quelli della parte offesa concordavano sulla responsabilità medica nella gestione del travaglio di parto avvalendosi dell’interpretazione a posteriori di un tracciato cardiotocografico come sempre molto discutibile e sull’esito dell’esame istologico della placenta. Veniva quindi chiesta in sede penale e senza attenuanti la condanna della collega.
Posso aggiungere che è veramente un’esperienza devastante per un professionista che cerca ogni giorno tra mille difficoltà di fare il meglio possibile il trovarsi accusato quasi fosse un criminale perché la natura non è sempre benigna e la medicina non è onnipotente.
Fu proprio allora che, ad un esame più approfondito e sapiente del materiale autoptico ed in particolare del cordone ombelicale, emerse sorprendentemente la verità dei fatti.
L’evento avverso era stato causato da una rarissima e misconosciuta anomalia del cordone ombelicale assolutamente imprevedibile che non lasciava spazio a nessun intervento medico di salvataggio e che non era stata adeguatamente valutata in sede peritale.
Questa “ scoperta” modificò completamente l’esito del procedimento giudiziario e restituì serenità e fiducia nella giustizia alla collega dopo un lungo calvario.
Altri casi analoghi arrivano all’ufficio legale AOGOI che fornisce un servizio gratuito di assistenza ai propri soci e che venne ideato e proposto dal prof. Antonio Chiantera a cui dobbiamo riconoscere il merito di sostenerne il peso e di coordinare tutta la macchina organizzativa.
L’ufficio legale AOGOI si avvale inoltre di numerosi soci-consulenti che a titolo gratuito prestano la propria opera per la redazione delle perizie e di un gruppo di avvocati specializzati in ambito medicolegale.
È proprio dal patrimonio di perizie ed atti giudiziari che ho maturato l’idea che le patologie, sebbene rare, del cordone ombelicale siano sostanzialmente misconosciute o comunque sottovalutate se non del tutto ignorate nelle refertazioni medico-legali e soprattutto nelle aule di tribunale con gravi ed ingiuste conseguenze per i colleghi coinvolti in contenziosi per eventi ostetrici avversi.
Mentre riflettevo su questa problematica ho avuto la fortuna di reincontrare proprio in un’aula di tribunale il nostro preziosissimo consulente, il prof. Gaetano Bulfamante, che in Italia fa parte del piccolo gruppo di anatomopatologi particolarmente esperti nello studio della patologia fetale e placentare.
Alla mia proposta di scrivere un testo che illustrasse in modo chiaro ed esaustivo tutte le problematiche connesse al cordone ombelicale il prof. Bulfamante aderì con entusiasmo ed iniziammo ad abbozzare un indice dei capitoli e coinvolgemmo subito una preziosissima professionista, la dott.ssa Laura Avagliano, medico specialista in Ginecologia e Ostetricia e Dottore di Ricerca.
Il prof. Bulfamante ha così messo a disposizione tutto il materiale istologico ed iconografi co frutto di anni di studio e di perizie sul cordone ombelicale per un libro in italiano unico nella biblioteca dei testi di ostetricia. Abbiamo successivamente coinvolto molti colleghi del gruppo GEO (gruppo emergenze ostetriche) per altri capitoli che arricchiscono il testo approfondendo altri aspetti correlati alla clinica.
È un libro che colma una lacuna del patrimonio bibliografi co ostetrico di cui disponiamo, la cui diffusione potrà infine giovare in sede medico-legale evitando condanne ingiuste basate sulla scarsa conoscenza delle patologie del cordone ombelicale.
Da ultimo un sentito ringraziamento a Nicola Piccin, che ha immediatamente accolto con entusiasmo la proposta di pubblicazione del libro nella collana GEO, e a Carla Criconia che con pazienza ha curato la veste editoriale.
Claudio Crescini
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