Filosofia e teoria del nursing nella moderna concettualità del nursing professionale
Renzo Zanotti
35,00 €
Lo sviluppo concettuale nel campo del nursing, a differenza di quanto avvenuto in altri campi, non è stato un percorso punteggiato da scoperte, da invenzioni o da grandi conquiste sociali. Tuttavia, pur nella sua breve storia e mancanza di grandi eventi, lo sviluppo concett uale del nursing professionale è sufficientemente complesso da richiedere rigorosi metodi di analisi per interpretarlo e descriverlo.
Quasi sempre, infatti, la storia del nursing professionale si sviluppa in stretta dipendenza da vari elementi di contesto, spesso differenziata e stratificata su vari livelli di sviluppo in parte sovrapposti; comunque sempre oscillante tra dare priorità alle strategie di riconoscimento sociale o piuttosto a quelle idonee a migliorare la validità del suo sapere originale.
Complessità intrinseca per differenziazione e oscillazione tra l’attrattore sociale e quello della scienza, nella ricerca di equilibri pur dinamici ma nuovi, spiegano almeno in parte perché il nursing professionale sia per molti addetti ai lavori un soggetto ambiguo e di difficile collocazione nel campo delle discipline della salute.
L’usuale semplifi cazione che ne confonde l’ontologia con l’olismo e l’epistemologia con il processo (di nursing) è servita a proporre e rendere comprensibile un nursing altrimenti astratt o e metafisico a chi non possiede ragioni sufficienti o abbastanza interesse per comprenderne l’unicità. Tale semplifi cazione ha però determinato un insieme di luoghi comuni, di banalità ripetute da decenni in forma dogmatica senza un minimo di rivisitazione critica, di pensiero riflessivo, di messa in discussione del paradigma dominante. Nella formazione regionale prima e universitaria poi, “Teoria e Filosofi a del nursing” sono rimaste spesso per il docente parole da ripetere sulla base del testo adottato, per lo studente nozioni da ricordare per un breve periodo (quanto serve a superare un esame) tra insegnamenti molto più importanti e comunque senza legame alcuno alla prassi.
Il gap tra la teoria dell’aula e la clinica professionale è venuto così ad aumentare perché chi proponeva teoria non argomentava in modo critico-riflessivo sul senso stesso e la validità della proposta teorica e chi proponeva la prassi non si chiedeva quale ne fosse il fine e chi ne avesse il governo, gratifi candosi spesso nello sviluppo tecnologico e scientifico della medicina.
Indubbiamente, la semplifi cazione senza sintesi ragionata (la teorie come elenchi, le diagnosi come schemi, i percorsi come protocolli, eccetera) snatura molti aspett i dell’essenza del nursing e rende confusa la visione che questo propone, riducendolo talvolta ad un mero processo di implementazione di istruzioni e raccomandazioni. La distanza tra un discorso spesso elitario e poco argomentato e il dogmatismo, la stereotipia di cui è ancora affetto l’insegnamento contribuiscono invece ad allontanare lo studente dalla curiosità necessaria per scoprire la dimensione culturale del nursing, la sua originalità e le grandi potenzialità che lo caratterizzano.
Questo testo vuole essere in primis un messaggio a chi si rivolge allo studio della cultura (il nursing), per poi esercitarne la prassi (l’assistenza) che sia infermiere o studente, cultore o semplice curioso; il messaggio è in sostanza un richiamo ad aff rontare la complessità concettuale senza rinunciare subito a capirla, il sapere non si traduce in un set di istruzioni così come il nursing non corrisponde a qualche schema diagnostico, a qualche elenco o classifi cazione per quanto popolari e supportati questi siano. Servono spiegazioni di fondo sul perché delle cose e consapevolezza sul signifi cato che diamo alle risposte, sia che le riteniamo corrett e che sbagliate. Il nursing è innanzitutto un sapere prodotto da riflessione speculativa, argomentazione logica, indagine empirica ed evidenza scientifica; un insieme in cui tutto si mescola a tradizioni e mode culturali, a valori del tempo e del luogo come sempre avviene quando l’umana intelligenza riflette, indaga e propone. Il nursing ha importanti motivi per indagare, come importante è la morte e la sofferenza, la dipendenza dall’altro e l’incapacità a provvedere a se stessi.
Il nursing potrebbe infatti costituire un ambito dove il sapere sulle leggi della natura, messo a disposizione da altri campi di indagine, viene coniugato all’idea di qualità della vita e al valore dato alle potenzialità dell’essere nel percorso possibile per andare oltre i limiti dati da trauma e malatt ia, per ridurre la dipendenza e l’insufficienza di governo della propria esistenza.
La scelta che si è fatt a con questo testo, dopo l’esperienza del precedente “Filosofia e Teoria del Nursing” (da cui alcune parti sono state riprese), è quella di alzare il livello del discorso sul nursing per reggere un argomentare che deve sopperire da un lato all’eventuale carenza di background dello studente e dall’altro stimolare approfondimenti e collegamenti con ambiti di altre discipline collegate allo sviluppo della concettualità e integrabili nello specifico ambito professionale.
In particolare, nella scelta dei contenuti e nella logica di insieme sono stati adott ati tre criteri-guida: a) valorizzare la differenza nelle linee di pensiero e di visione; b) porre la concettualità del nursing come risultante di processi integrativi di altri saperi; c) porre ogni proposta di teoria come relativa ad un momento del più generale processo evolutivo del nursing.
Rispett o alla ricerca della semplicità, per molti aspetti lodevole, questo testo propone invece un maggiore livello di complessità informativa tramite un continuo accostamento agli altri ambiti, alle teorie e ai pensatori che hanno contribuito allo sviluppo nello specifi co aspett o, per cui le scuole di filosofia, ma anche di psicologia, di fisica o altro vengono citate e introdotte con inclusioni e collegamenti. L’obiettivo è quello di mantenersi coerenti con un percorso che procede a quesiti, a riflessioni e integrazioni tra ambiti: un percorso di meraviglia all’interno dello sconfinato ambito del sapere, un prendere att o della relativa validità delle risposte che possediamo e, in fondo a tutto ma che tutto regge, il fascino della scoperta, il piacere del pensiero complesso.
Ogni singola pagina di questo testo è il tentativo di legare un linguaggio descrittivo semplice ad una idea complessa senza semplificare o snaturare l’idea dai suoi costituenti essenziali. Il principio di fondo è che proprio nella complessità sta il fascino della scoperta; proprio nel discorso che integra e collega, sta il gusto del sapere, che motiva allo studio e prepara il professionista a diventare competente nel suo ambito.
Le sette Unità che costituiscono il testo delineano una sequenza, che traccia il percorso dalle intuizioni dei pionieri alle applicazioni di oggi; in mezzo vi sono le persone e le loro idee, scritt i e opere che testimoniano come siano i singoli a determinare la storia se sufficientemente motivati, resistenti e capaci di attrarre altri a condividere la loro visione. In alcuni predomina la leadership organizzativa, per altri la concettualità e la capacità di modellizzare gli eventi, per altri ancora l’abilità nel proporre progetti e programmi di sviluppo sociale.
A modo loro ciascuno ha contribuito e, in modo del tutto individuale, ciascuno ha dato non sempre avendo un ritorno. Nel nursing infatti molti pensatori che hanno fatto la storia moderna della disciplina sono morti soli e poveri (si pensi a Virginia Henderson tra tutt i) ma pur tuttavia celebrati e resi leggenda: l’opera loro è stata separata dal suo autore come se ne fosse indipendente e non frutto di un’emozione, un’intuizione, una fatica lunga anni se non tutt a la vita.
Questo testo propone il sapere quale opera prima dell’essenza umana perché in ogni pensiero vi è la persona che lo produce, con il suo essere anche incertezza ed entusiasmo, frustrazione e gioia individuale e condivisione in una comunità.
Studiare una teoria richiede di capire il suo autore e la domanda di fondo a cui questi voleva rispondere. Senza l’umana curiosità e l’esperienza di sofferenza non avremmo la conoscenza oggett ivata e le risposte che ci permettono oggi di controllare meglio il nostro contesto e programmare il nostro futuro.
Il nursing, che qui viene proposto, è quindi un percorso e un sistema, non una defi nizione o una affermazione ma piutt osto una riflessione o, meglio ancora, una serie di ragioni per riflettere sulla temporaneità delle risposte e sull’importanza che queste vengano prodotte. Lo sviluppo è infatt i un percorso che senza i singoli tratti non costituirebbe mai la linea che traccia la distanza dall’inizio e che ci fa capire dove siamo ora e, in qualche modo, in quale direzione ci stiamo incamminando.
Renzo Zanotti
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