La Valutazione Clinica e l’Indagine Clinica dei Dispositivi Medici secondo il nuovo Regolamento Europeo
Paolo Silvestri
26,00 €
PREFAZIONE
Le Valutazioni e le Indagini Cliniche dei Dispositivi Medici ai sensi del nuovo Regolamento Europeo 745 (MDR) rappresentano
alcune delle prossime sfide più grandi per i fabbricanti europei per garantire la conformità di prodotti efficaci e sicuri.
In tale contesto, anche i requisiti per le evidenze cliniche ai sensi dell’MDR risultano molteplici e la loro formulazione può sembrare complessa ed infatti si tratta di un’area costantemente evidenziata dall’industria, dalle autorità e dagli organismi notificati come notoriamente impegnativa e difficile da affrontare.
La questione che sta generando molta attenzione, in una fase così critica per i fabbricanti come la fine del periodo di transizione dell’MDR, è quali siano considerabili evidenze cliniche “sufficienti”. L’MDR non definisce esplicitamente i dati clinici “sufficienti”, bensì le evidenze cliniche sono definite come: «i dati clinici e i risultati della valutazione clinica relativi a un dispositivo, in qualità e quantità sufficienti da permettere una valutazione qualificata sulla capacità del dispositivo di ottenere i benefici clinici e la sicurezza previsti quando è utilizzato come previsto dal fabbricante».
Nonostante la percezione che l’asticella per le evidenze cliniche sia stata alzata nell’ambito dell’MDR rispetto alle Direttive sui Dispositivi Medici (MDD/AIMDD), la definizione di “evidenze cliniche sufficienti” non è realmente cambiata nell’ambito dell’MDR; è solo aumentata la percezione circa il suo significato intrinseco. L’aspetto principale che complica considerevolmente l’intero assetto è rappresentato dal ridotto accesso all’equivalenza tra Dispositivi simili ai sensi dell’MDR ed un controllo più frequente e approfondito della documentazione tecnica, di cui fa parte il dossier clinico, che potrebbe di fatto rendere necessario svolgere nuove Valutazioni ed Indagini Cliniche. La domanda quindi è in che modo i fabbricanti di tecnologie mediche conformi alle Direttive MDD o AIMDD possano prepararsi a raccogliere evidenze cliniche sufficienti per garantire la conformità con l’MDR? Innanzitutto, occorrerà rivalutare le evidenze cliniche esistenti. Per capire quale sia il livello di evidenze cliniche richieste ai sensi dell’MDR rispetto alle Direttive, è necessario comprendere lo spirito con cui sono stati scritti i nuovi requisiti europei. I fabbricanti non dovrebbero saltare
alla conclusione che siano genericamente necessarie evidenze più strutturate ma applicare le nuove norme, insieme ai documenti
di orientamento dell’UE, per valutare la rispondenza di ogni singolo prodotto ai nuovi paradigmi.
In caso di veri e propri gap nelle evidenze non giustificabili ai sensi dell’MDR occorrerà sfruttare al meglio il tempo rimanente per intraprendere un appropriato follow-up clinico post-commercializzazione (PMCF) e ridurre tali lacune in vista del cambio di passo richiesto dalla certificazione ai sensi dell’MDR. Laddove ciò non risultasse sufficiente, occorrerà generare nuove evidenze tramite Indagini e Valutazioni Cliniche a supporto della destinazione d’uso del Dispositivo.
Il livello di tempo e risorse necessarie per definire la strategia e la pianificazione per l’attuazione dei requisiti dei regolamenti non deve essere sottovalutato e le organizzazioni dovranno essere pronte per questo cambiamento che avrà un impatto profondo su diversi aspetti del ciclo di vita del prodotto, a partire dalla strategia di mercato da attuare fino al mantenimento del portafoglio prodotti. Per attuare un programma così complesso, le organizzazioni avranno bisogno di una leadership forte e risoluta nel raggiungimento degli obiettivi. Il periodo transitorio, ormai al termine, può essere sembrato lungo, tuttavia data la complessità e l’enormità dei risvolti, le organizzazioni dovranno saper reinventarsi per continuare a prosperare nel sempre più competitivo settore delle tecnologie per la salute.
Ferdinando Capece Minutolo
Responsabile Area Quality & Regulatory Affairs
Confindustria Dispositivi Medici
INTRODUZIONE
In un contesto difficile per le aziende fabbricanti di Dispositivi Medici a causa del diffondersi della pandemia di Covid-19, si inserisce l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo, che con i nuovi e più stringenti requisiti obbliga tutti gli stakeholder a soddisfare:
1. la sicurezza dei prodotti prima dell’introduzione sul mercato europeo di nuove tecnologie,
2. la loro tracciabilità,
3. il controllo dell’attività degli Organismi Notificati, ma offre anche un’opportunità per dimostrare l’evidenza clinica dei Dispositivi sulla base di dati clinici sufficienti.
Lo scopo di questo libro è di fornire al fabbricante un riassunto chiaro e strutturato di come effettuare una Valutazione Clinica e le Indagini Cliniche necessarie per lanciare un nuovo prodotto, dopo la data fatidica di entrata in vigore del Regolamento, o anche, semplicemente, per la ri-certificazione di un Dispositivo già presente sul mercato.
Fino a oggi la Valutazione Clinica di un Dispositivo è stata considerata un processo accessorio per il fabbricante, spesso affidata a consulenti esterni. Ora il nuovo Regolamento Europeo la colloca centralmente tra i processi aziendali, in stretto contatto e sinergia con la Gestione dei Rischi e la Sorveglianza Post-Commercializzazione. La Valutazione Clinica è basata su un metodo scientifico e rigoroso che parte dall’analisi della letteratura e dei dati preclinici esistenti e ne valuta le fonti, la loro solidità scientifica/clinica e ne analizza i risultati, così da arrivare a conclusioni inconfutabili. Dall’esito della Valutazione Clinica, affidata a un team con competenze multidisciplinari, può anche scaturire la necessità di svolgere ulteriori Indagini Cliniche a supporto dei dati a disposizione sulla sicurezza ed efficacia del Dispositivo o per integrare informazioni mancanti. Il fabbricante deve bilanciare investimenti e risorse per fornire in tempo i dati clinici richiesti, ma non si può considerare questo impegno uno sforzo fine a sé stesso, bensì una necessità espressa dalla Comunità Europea di avere a disposizione della salute di tutti i cittadini Dispositivi Medici adeguatamente testati, con solida evidenza scientifica e il cui rapporto tra benefici e rischi non lasci spazio a dubbi o interpretazioni.
L’impatto maggiore dei nuovi requisiti che di fatto limitano o escludono la possibilità di appellarsi all’equivalenza tra due Dispositivi e richiedono solidi investimenti nelle Indagini Cliniche, ricadrà inevitabilmente sulle piccole-medio imprese produttrici di Dispositivi, che si troveranno ad agire in un terreno sconosciuto: spero che questo testo possa aiutare ad affrontare in modo sistematico le nuove richieste e a ottimizzare gli investimenti di tempo e risorse nella Valutazione Clinica e nelle Indagini Cliniche, se necessarie.
Infine ringrazio Confindustria Dispositivi Medici Servizi nelle persone di Giusy Petrarca e Michela Galvanini per la fiducia e il supporto nella preparazione dei Corsi di Formazione e di questo testo, Vincenza Ricciardi, come mentore per la mia formazione sugli aspetti normativi sulle indagini cliniche con i Dispositivi Medici, la mia famiglia per la condivisione e l’incoraggiamento nella preparazione del materiale.
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