Malattie del rene, delle vie urinarie e dell'apparato genitale
Larizza - Albertazzi - Porena
115,00 €
Presentazione
Loreto Gesualdo
Se un libro arriva alla terza edizione, può significare unicamente che siamo di fronte ad un’opera pregevole.
Il volume “Malattie del rene, delle vie urinarie e dell’apparato genitale” è ormai diventato un best seller.
Il successo non è certo frutto di un caso, ma di una collaborazione sinergica tra due autorevoli esponenti del mondo accademico, Alberto Albertazzi, Professore Ordinario di Nefrologia presso l’Università di Modena e l’Ordinario di Urologia dell’Università di Perugia, e il Professor Massimo Porena, e dei loro validi Collaboratori.
La profonda conoscenza della materia e l’indiscutibile competenza degli Autori, hanno dato vita ad un vero e proprio “enchiridion”, un manuale da tenere a portata di mano per discenti e per quanti desiderano aggiornarsi sulle più recenti innovazioni del settore.
Accanto ai tradizionali capitoli sugli argomenti della clinica urologica e nefrologica, che vengono approfonditi con una estesa analisi delle conoscenze di base fisiologiche e anatomo-patologiche, trova posto un rigoroso aggiornamento che tiene conto dei cambiamenti nella pratica medica avvenuti grazie ad una diagnostica patogenetica più raffinata, ad un approccio chirurgico tecnologicamente avanzato e all’utilizzo di farmaci innovativi, miranti a limitare i danni lesivi della malattia renale. Non mancano di essere trattati anche gli aspetti innovativi per ottimizzare la gestione clinica ed organizzativa della patologie più frequenti, che vedono l’impegno anche di équipe multidisciplinari, con flow-chart dei PDTA (Percorsi Diagnostico- Terapeutici-Assistenziali).
Si tratta, quindi, di un’opera completa, riccamente corredata di immagini, in grado di soddisfare le esigenze di numerose categorie di lettori.
Il passaparola tra i cultori della materia è stato e continuerà ad essere la migliore recensione del volume.
Un sentito grazie ad entrambi gli Autori e, in particolare, da parte della comunità nefrologica ad Alberto Albertazzi, che rappresenta un “Saldo pilastro della Nefrologia italiana”, come titolava il Giornale Italiano della Nefrologia nel 2011.
Presentazione
Vincenzo Mirone
È con vivo piacere che ho accolto l’invito a presentare il volume “Malattie del rene, delle vie urinarie e dell’apparato genitale” scritto a quattro mani da Massimo Porena, Ordinario di Urologia dell’Università di Perugia, e Alberto Albertazzi, Ordinario di Nefrologia dell’Università di Modena.
In questo testo sono stati raccolti i contributi di due Scuole prestigiose dell’Accademia italiana, che hanno dato vita ad un manuale davvero completo ed esaustivo, con uno straordinario valore didattico.
La nostra disciplina si sta profondamente evolvendo, facendo proprie le nuove tecnologie in ambito chirurgico ed aprendosi all’impiego di nuovi farmaci, ed è proprio per questo che si sentiva l’esigenza di un testo aggiornato e moderno. Ampio spazio viene riservato alle basi di anatomia, fisiologia, embriologia e fisiopatologia, che consentono di comprendere appieno la clinica delle principali patologie di interesse nefro-urologico. Gli argomenti di nefrologia, urologia oncologica, endourologia, urologia funzionale e femminile, andrologia, patologia surrenalica, vengono affrontati con competenza e chiarezza, esaminandone gli aspetti clinici e chirurgici e disegnandone i percorsi diagnostico-terapeutici, anche con l’ausilio di immagini, diagrammi e tabelle di grande utilità pratica.
Un risultato così brillante non sarebbe stato possibile senza lo straordinario impegno profuso nel curare l’opera da parte di Alberto Albertazzi e di Massimo Porena. In particolare mi lega a Massimo Porena una lunga colleganza urologica, una storica amicizia e, soprattutto, una profonda stima professionale. La sua approfondita conoscenza della materia, di cui si può considerare uno dei massimi esperti europei, la sua lunga esperienza clinica e scientifica, derivata certamente anche dai ruoli di primo piano assunti in seno alle principali società scientifiche ed all’Accademia urologica, insieme alla sua straordinaria capacità organizzativa e comunicativa, gli hanno consentito di contribuire in modo decisivo ed essenziale alla realizzazione di un testo dalla grandissima valenza scientifica e didattica, con l’aiuto ed il supporto degli allievi della sua Scuola che, senz’altro, rappresenta un’eccellenza nel nostro Paese.
Sono fermamente convinto che, data l’indiscutibile qualità dell’opera, ”Malattie del rene, delle vie urinarie e dell’apparato genitale” rappresenterà un prezioso strumento di apprendimento per studenti, specializzandi e cultori della materia e non posso che ringraziare sentitamente Massimo Porena ed Alberto Albertazzi per questo straordinario lavoro e per aver messo le proprie conoscenze a servizio della formazione dei giovani, che, sempre più, devono rappresentare il futuro della nostra disciplina.
Prefazione
Alberto Albertazzi
La precedente versione del volume “Malattie del rene, delle vie urinarie e dell’apparato genitale”, pubblicata da Piccin nel 2003 è stata preparata a 4 mani con Massimo Porena. In questi 14 anni si sono verificate numerose novità in campo nefrologico, sia diagnostico che terapeutico, frutto della costante ricerca biomedica internazionale e del rapido progresso tecnologico.
Le nuove conoscenze hanno permesso una più accurata diagnosi patogenetica nelle nefropatie glomerulari e un’impostazione terapeutica focalizzata a bloccare i fattori lesivi. L’insufficienza renale cronica ha raggiunto un’incidenza molto elevata in tutto il mondo ed ha comportato la necessità di utilizzare sempre più spesso la terapia sostitutiva (dialisi e trapianto) in molti pazienti. Persiste l’importante sfida per rallentare la progressione delle nefropatie croniche mediante strategie mirate al controllo dei fattori di rischio e delle numerose comorbidità. Per scrivere questa prefazione ho ripercorso sommariamente il mio personale iter professionale ed accademico. Dopo la Laurea ho seguito il Prof. Vittorio Bonomini per 10 anni durante i quali ho svolto un’attività clinica intensa accompagnata da molte ricerche in campo nefrologico e dialitico presso l’Università ed il Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Successivamente nel 1977 ho accettato la chiamata e la “sfida” della giovane Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti dove ho provveduto a creare ex novo la Clinica Nefrologica composta da un reparto di Nefrologia ed una unità di Dialisi presso l’Ospedale SS. Annunziata, mentre la nostra attività di ricerca si è svolta in un nuovo laboratorio presso una sede distaccata dell’Università. Con i miei collaboratori abbiamo cercato di diffondere la Nefrologia sul territorio e al di fuori della Provincia grazie anche alla istituzione nel 1982 della Scuola di Specializzazione in Nefrologia.
Le nostre ricerche sono state pubblicate nelle varie riviste specialistiche nazionali ed internazionali e presentate a numerosi Congressi. Durante la mia attività clinica ho cercato di mettere i miei allievi in condizione di approfondire specifici argomenti nefrologici e dialitici anche con stage presso prestigiosi Centri Nefrologici americani ed europei. Dopo 20 anni di impegno nella Università di Chieti ho accettato il trasferimento all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e al Policlinico di Modena dove ho potuto proseguire il mio lavoro di ricerca, ma soprattutto ho contribuito ad iniziare un nuovo programma di trapianto renale nel 1998.
Negli ultimi tempi i miei collaboratori ed io abbiamo avvertito la necessità di apportare importanti aggiornamenti ai vari capitoli della precedente edizione.
I miei collaboratori di Chieti hanno rivisitato i capitoli di competenza (Lorenzo Di Liberato, Paolo Cappelli, Goffredo Del Rosso, Luigi Amoroso, Mario Bonomini, Vittorio Sirolli), mentre alcuni capitoli sono stati aggiornati dai collaboratori di Modena (Vittorio Albertazzi, Marco Ballestri).
Il mio impegno professionale e didattico in campo nefrologico, durato 45 anni, è legato al ricordo dei numerosi pazienti che ho potuto curare nelle varie sedi dove ho svolto la mia attività assistenziale (Bologna, Chieti e Modena). Con l’attività didattica rivolta agli Studenti del Corso di Laurea ho cercato di fornire le informazioni di base della nefrologia. Mi sento particolarmente gratificato dalla preparazione nefrologica fornita agli oltre 200 giovani specialisti che stanno svolgendo la loro attività clinica in diversi Ospedali Italiani e che rivedo periodicamente negli incontri congressuali.
Spero che questo testo, debitamente aggiornato, serva ad arricchire il bagaglio culturale dei Medici interessati alla diagnosi e cura delle varie nefropatie, i quali saranno così in grado di provvedere con tempestività e successo all’inquadramento e all’opportuna terapia.
Prefazione
Massimo Porena
Scrivere una personale prefazione a questo testo è come ripercorrere in un attimo tutta la mia vita professionale ed accademica. La prima edizione, infatti, usciva nel 1986 allorché, giovane Aiuto del Prof. Francesco Micali e con lui coautore, ero impegnato nel Concorso per Professore Associato di Urologia; sicuramente quel testo contribuì in modo decisivo alla valorizzazione della mia produzione scientifica esibita alla Commissione che mi gratificò della nomina al ruolo di Professore.
La seconda edizione, di cui fui coautore per la prima volta con Alberto Albertazzi, uscì nel 2003 nella mia piena maturità operativa, grazie al supporto del mio straordinario gruppo di Collaboratori della Clinica Urologica ed Andrologica di Perugia che avevano già raggiunto, mi si consenta di affermarlo senza false modestie, posizioni di assoluto prestigio nel panorama urologico nazionale ed internazionale.
Oggi esce la terza edizione quando il traguardo della mia vita professionale è ormai giunto e quindi questo testo deve essere inteso come una specie di lascito in eredità ai più giovani di quanto (molto o poco non sta a me giudicare) ho collezionato nei decenni passati in termini di conoscenza, esperienza e realizzazioni, sempre con lo sguardo, allora e soprattutto ora, alle proiezioni nel futuro.
Futuro che, nel mio inguaribile ottimismo, sorretto anche da evidenze e certezze consolidate, vedo di straordinario sviluppo per la nostra Disciplina. L’Urologia, al tramonto delle discipline generaliste mediche e soprattutto chirurgiche, ormai giustamente frammentate in numerose Specialistiche, assumerà sempre più il ruolo di disciplina “apripista” per la sua connotazione del tutto particolare caratterizzata da robuste ed insostituibili radici chirurgiche sulle quali si impiantano tutte le conoscenze e le applicazioni mediche, strumentali, tecnologiche.
I suoi interessi che spaziano in ambiti culturali diversissimi, dall’Andrologia alla Ginecologia, dalla Pediatria alla Geriatria, dalla Diagnostica per immagini alle più moderne tecniche chirurgiche (endoscopiche, laparoscopiche e robotiche), la caratterizzeranno come un inesauribile compendio di competenze ed abilità mutuate dalle Medicine e dalle Chirurgie Generali ed applicate armonicamente all’apparato urinario e genitale.
Ciò fa e sempre più farà della Nostra Disciplina uno dei momenti più elevati della cultura e della pratica medico-chirurgica. Non è un sogno ma una certezza del presente proiettata nel futuro, sorretta dallo straordinario livello scientifico degli Urologi.
Da ultimo alcune dediche particolarmente sentite.
La prima alla Clinica Urologica ed Andrologica di Perugia.
Al Prof. Francesco Micali, inimitabile Maestro di Scienza e di Vita cui devo il mio essere Urologo.
Ai miei Collaboratori tutti, dagli Infermieri ai Caposala, ai Medici che mi hanno affiancato per decenni rendendo, con il loro impegno, il loro sacrificio, la loro brillantezza culturale ed operativa, la Clinica Urologica ed Andrologica di Perugia quel gioiello prezioso che a loro mi accingo a lasciare.
Tutti sono ugualmente meritevoli, coloro che sono o sono stati i Membri “Storici” del mio gruppo: Elisabetta Costantini, Ettore Mearini, Riccardo Lombi, Carla Micheli, Paolo Rosi, Antonella Giannantoni, Silvestro Parziani, Luigi Mearini, Alessandro Zucchi, nonché i più giovani che li affiancano: Michele Del Zingaro, Alberto Vianello, Paolo Guiggi, e le insostituibili Segretarie Roberta Cagini e Donatella Orcidi.
Sono tutti loro il futuro della Nostra Clinica.
L’ultima e più sentita dedica alla ragione della mia vita: Daniele e Diego.
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