Morlacchi - Mancini
47,00 €
Manuale - Atlante
PREFAZIONE
Ogni manuale universitario aspira ad assolvere l’impegnativo compito di presentare in maniera organica e completa i risultati più solidi e aggiornati della ricerca scientifica, assicurando al contempo al lettore la massima chiarezza e accessibilità.
Di volta in volta, sono gli studenti a decretarne il successo, passandosi la voce che i suddetti obiettivi sono stati pienamente raggiunti. È quanto si è verificato con il presente volume, certamente da annoverare tra i successi editoriali dell’Editore Piccin: un testo che ha introdotto generazioni di aspiranti medici alla conoscenza dell’ortopedia.
La presente riedizione dello storico manuale si prefigge pertanto di aggiornarlo esclusivamente in relazione a ciò che le più recenti acquisizioni della ricerca scientifica internazionale avevano reso obsoleto. Immutato rimane l’impianto generale, caratterizzato da una scrupolosa progressività nella trattazione degli argomenti e dalla sistematica interazione fra testo e immagini, frutto della diuturna collaborazione dei due Autori. Immutata rimane altresì la finalità ultima del testo: mettersi a servizio degli studenti, affinché anch’essi possano, un domani, mettersi a servizio dei loro pazienti.
Ho imparato a conoscere il prof. Carlo Morlacchi diversi anni fa, attraverso le parole di uno dei suoi figli, che è mio amico d’infanzia. Da studente universitario ne ho poi apprezzato la competenza professionale, quando ho letto e studiato per la prima volta il presente manuale. Infine ho avuto l’onore di accompagnarlo nei suoi ultimi anni, quando mi chiese di prendermi cura delle sue patologie di natura ortopedica. Di lui ho ammirato soprattutto la passione per quella dimensione della medicina che vuole chiamarsi – come appunto recita il titolo del presente testo – “clinica”: espressione che deriva dal greco klìnein, “chinarsi”, che indica l’atteggiamento di ascolto attento che si ha quando ci si trova al letto del malato. Certamente gli sviluppi della tecnologia applicata alla medicina hanno prodotto una profonda trasformazione nell’esercizio della professione medica, portandola a livelli di specializzazione prima inimmaginabili. Questo progresso è accuratamente documentato negli aggiornamenti del volume, che descrivono i risultati più eccellenti della ricerca internazionale, sia a livello diagnostico che terapeutico. Ma abbiamo voluto rispettare con fedeltà assoluta l’impostazione originaria dell’opera, nella convinzione profonda che l’attenzione personale al malato e la disponibilità al “chinarsi” su di lui per ascoltarne i bisogni rappresenti anche oggi l’aspetto più nobile della professione medica.
Confido che il nostro impegno di revisori possa essere apprezzato e coronato da pieno successo, e che questo Manuale, ormai classico, fedele a se stesso ma integralmente aggiornato, possa offrire ancora a generazioni di studenti la scienza necessaria al domani ma anche la sapienza ereditata dai nostri Maestri.
FRANCESCO FRANCESCHI
Università Campus Bio-Medico di Roma
PREFAZIONE
Sono passati quarant’anni dalla prima edizione di questo Manuale-Atlante e ci troviamo ancora oggi a scrivere del lavoro svolto dal prof. Carlo Morlacchi e dal prof. Attilio Mancini, che grande passione ed impegno impiegarono per la sua realizzazione.
Tale rievocazione avviene in quanto si tratta di un’opera di grande valore didattico che negli anni, per la sua chiarezza e completezza, è riuscita a soddisfare migliaia di studenti attraverso la pubblicazione di quattro edizioni.
Consapevoli della grande divulgazione che ha questo testo, sia tra gli studenti in Medicina e Chirurgia che tra gli specializzandi in Ortopedia e Traumatologia e in Fisiatria di vari atenei italiani, sotto il gradito invito dell’Editore, abbiamo ritenuto necessario aggiornare l’opera.
Visto il facile e rapido utilizzo che già se ne fa, il testo è stato modificato e integrato, anche con l’aggiunta di nuove immagini, solo negli argomenti in cui, grazie alla ricerca scientifica degli ultimi anni, si sono acquisite ulteriori informazioni. La struttura portante del Manuale, infatti, non è variata in quanto riteniamo che essa, assieme all’esauriente iconografia, rappresenti il segreto del suo successo.
Alcune patologie quindi sono state aggiornate, come ad esempio il piede torto congenito, del quale gli studi istopatologici più recenti hanno chiarito i meccanismi eziopatogenetici e permesso di modificarne il trattamento, oppure la patologia degenerativa della colonna vertebrale della quale nuovi studi, clinici e biomeccanici, hanno fatto meglio comprendere gli aspetti patogenetici ed evolutivi.
Mi auguro pertanto che i numerosi aggiornamenti riportati rendano questa V edizione ancora più interessante ed attuale, e che tale opera possa ancora essere un importante testo di riferimento per quegli studenti che vogliano avere, o migliorare, la loro formazione nelle patologie dell’apparato locomotore.
FEDERICO MANCINI
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
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