Ma-donne. Racconti di maternità attuali e di infanzie passate
Maria Pia Pisoni
11,50 €
Nel suo lavoro la Dott.ssa Maria Pia Pisoni, ginecologa dell’Ospedale Niguarda di Milano, ha incrociato la vita di migliaia di donne. Tutte hanno portato un insegnamento, hanno suscitato una riflessione, a volte delle lezioni così importanti da essere lo spunto per scrivere un racconto. Così è nata la raccolta di racconti che l’Autrice ha deciso di intitolare Ma-Donne, dal latino mea domina, che racchiude lo stupore, la meraviglia ed il rispetto suscitato dalla misteriosa sacralità della donna quando inizia il percorso di madre. Il mito della madre universale è nella memoria antica dell’uomo. Così Demetra, con la figlia Persefone, nella mitologia greca esprime la prodigalità della Madre Terra verso il genere umano, ma anche le fatiche, le avversità e le pene che si fondono con le gioie e lo splendore della vita nascente. In questi racconti si parla di maternità attuali e infanzie passate, ci sono episodi della vita di madri e figlie. Nelle esperienze al femminile certi nodi sembrano ripetersi con caparbietà. Scioglierli ci insegna lo splendore della forza creatrice e ci rende consapevoli della varietà dei poteri con cui dobbiamo confrontarci affinché l’armonia si diffonda nel mondo.
PREFAZIONE
Nel mio lavoro ho incrociato la vita di molte donne, migliaia di madonne. Ognuna di loro imponeva una riflessione, meritava un romanzo. Tutte mi hanno portato un insegnamento, lezioni così importanti da essere per me spunto per scrivere un racconto.
In ogni donna incontrata ho visto conservati i tratti dell’ infanzia: bambine diverse e allo stesso tempo simili.
Ho dato a questi racconti il titolo Ma-donne: in questa parola scaturita dal latino mea domina è rinchiuso tutto lo stupore, la meraviglia e il rispetto suscitato dalla misteriosa sacralità della donna quando inizia il percorso di madre. Ma-donne manifesta la profonda venerazione per colei che con la sua faticosa opera creatrice permette il nostro futuro. Non è forse per questo che nel nostro immaginario Madonna è Maria di Nazareth assunta a immagine di madre universale e ancora nella sua veste di Madonna
Bambina a emblema di figlia. Il mito della madre universale è nella memoria antica dell’ uomo. Così Demetra, con la figlia Persefone, nella mitologia greca esprime la prodigalità della Madre Terra verso il genere umano, ma anche le fatiche, le avversità e le pene che si fondono con le gioie e lo splendore della vita nascente.
In questi racconti parlerò di maternità attuali e infanzie passate, poiché Ma-donne è la narrazione di episodi della vita di madri e figlie. Nelle esperienze al femminile certi nodi sembrano ripetersi con caparbietà. Scioglierli ci insegna lo splendore della nostra forza creatrice e ci rende consapevoli della varietà dei poteri con cui dobbiamo confrontarci affinché l’ armonia delle Madonne si diffonda nel mondo.
Prima di chiudere la prefazione chiedo al lettore ancora un attimo di pazienza: voglio spiegare perché questo libro è pubblicato in una collana di testi sulle Urgenze in Ostetricia.
Questi racconti s’ ispirano a casi clinici reali, ma tutti i personaggi sono ovviamente frutto di fantasia. Sono ambientati in una divisione immaginaria di Ostetricia, divisione che può assomigliare a molti reparti di Ostetricia in Italia e nel mondo. Così se a qualcuno può sembrare di potersi identificare, ciò è dovuto solo all’ universalità dei temi trattati e al fatto che la patologia ostetrica si ripete in modo monotono dall’inizio della storia dell’ uomo.
Inevitabilmente questo libro racconta anche il vissuto di coloro che hanno scelto come lavoro di essere accanto alla madre dell’ uomo nel momento più misterioso e potente della sua vita: la nascita del figlio.
Queste esperienze a volte intensamente conflittuali, dove le scelte sono pressate dall’urgenza e dalla necessità di ottenere
il risultato perfetto, ci sfidano mentre siamo davanti agli occhi fiduciosi di una “Madonna” che con il suo bambino ci chiede di proteggerli e noi… non possiamo sbagliare. Per questo leggerlo potrebbe essere per gli operatori uno stimolo per riflettere sui grandi temi della vita che con strumenti non sempre adeguati ci troviamo ad affrontare.
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