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Psicologia

Psicologia cognitiva

Autori
Goldstein

47,00 €

  • publish date dicembre 2015
  • ISBN 978-88-299-2756-2
  • Code Piccin 0710411
  • Pages 560
  • Binding Brossura

Edizione italiana a cura di Pierluca Bandinelli e Alessia Zangrilli

Prefazione per i docenti

L’evoluzione di un manuale di psicologia cognitiva

Questo libro rappresenta il culmine di un processo iniziato nel 2002, quando decisi di scrivere la prima edizione. Da un sondaggio su più di 500 docenti e confrontan­domi con i miei colleghi, era evidente che molti insegnanti stavano cercando un libro che non solo abbracciasse il campo della psicologia cognitiva ma che fosse anche accessibile agli studenti. Dalla mia esperienza come insegnante di psicologia cognitiva, è evidente che molti studenti percepiscono la psicologia cognitiva in ter­mini astratti, troppo teorici, e non connessi all’esperienza quotidiana. Alla luce di ciò, ho voluto scrivere un libro che raccontasse la storia della psicologia cognitiva in modo concreto e che aiutasse gli studenti ad apprezzare le connessioni tra la ricerca empirica, i principi della psicologia cognitiva, e l’esperienza quotidiana.

Per raggiungere questo risultato, è stato necessario fare attenzione a molte cose. Ho iniziato includendo in ogni capitolo numerosi esempi di vita reale, ed ove appropriato, casi studio neuropsicologici. Per far sì che gli studenti avessero un’esperienza diretta dei fenomeni della psicologia cognitiva, ho incluso più di 40 dimostrazioni – piccoli esperimenti facili da svolgere narrati nel testo – così come 20 ulteriori suggerimenti di cose da provare nel corso dei capitoli. In questa edizione, le dimostrazioni vengono elencate a pagina xviii.

Una cosa che ho evitato di fare è la semplice presentazione dei risultati degli esperimenti. Al contrario, ove possibile, ho descritto come sono stati progettati e quali fossero i compiti dei soggetti, per far comprendere agli studenti le modalità in cui i risultati sono stati raggiunti.

La prima edizione (2005), pertanto, combinava molti elementi che abbrac­ciavano le basi della psicologia cognitiva in un modo che fosse per gli studenti interessante e facile da comprendere. Il mio obiettivo erano gli studenti che non restano entusiasti della psicologia cognitiva.

Il consenso per la prima edizione è stato gratificante, ma una cosa che ho appreso nel corso degli anni di insegnamento e nella stesura di manuali di testo è che ci sono sempre spiegazioni che possono essere chiarite, nuove tecniche edu­cative da provare, e nuove ricerche ed idee da descrivere. Con questi presupposti, quando iniziai a preparare la seconda edizione (2008), chiesi un feedback agli studenti della mia classe e mi arrivarono più di 1.500 risposte scritte che indica­vano le aree della prima edizione che avrebbero potuto essere migliorate. Inoltre, ottenni un riscontro anche dai docenti che avevano utilizzato la prima edizione. Utilizzai questo feedback come punto di partenza per la seconda edizione, e repli­cai la stessa procedura di riscontro dagli studenti e docenti anche per la terza e la quarta edizione. Pertanto, oltre ad aggiornare gli aspetti scientifici, ho rivisto molte sezioni che gli studenti ed i docenti avevano contrassegnato come necessa­rie di un chiarimento.

Caratteristiche conservate

Tutte le caratteristiche sopra descritte sono state ben recepite dagli studenti e docenti, e per tale motivo sono state mantenute in questa nuova quarta edizione.

Ulteriori caratteristiche didattiche che sono state conservate dalle edizioni prece­denti includono i paragrafi Mettersi alla prova, che gli studenti possono utilizzare come ausilio alla revisione delle nozioni, e Riflessioni alla fine del capitolo, in cui agli studenti vengono posti quesiti che vanno oltre le nozioni.
I paragrafi Metodo, introdotti con la seconda edizione, sottolineano i metodi ingegnosi che gli psicologi cognitivi hanno progettato per studiare la mente. I 29 paragrafi riguardanti i metodi, che sono parte integrante del testo, descrivono metodi come le neuroimmagini, il compito della decisione lessicale ed il protocollo pensa ad alta voce. Così non viene solo sottolineata l’importanza del metodo, ma viene agevolata anche la possibilità di tornare alla sua descrizione quando, nel testo che segue, si incontrano i riferimenti che rimandano ad esso. Vedi pagina xix per una lista dei metodi.
Il paragrafo finale del capitolo Qualcosa su cui riflettere descrive le ricerche all’avanguardia, argomenti importanti o la ricerca applicata. Alcuni esempi di argo­menti che questo paragrafo comprende sono Cosa dicono le neuroscienze a proposito della cognizione (Capitolo 2); Performance matematica e memoria di lavoro (Capitolo 5); e L’approccio dei sistemi duali al pensiero (Capitolo 13). Il Riassunto del capitolo fornisce un breve riepilogo dei capitoli, che tuttavia non ne sostituisce la lettura.

Novità della quarta edizione

Come le edizioni precedenti, anche questa si caratterizza per un aggiornamento delle nozioni, ed in alcuni casi, i capitoli sono stati riscritti o riorganizzati per ren­derla più chiara e didattica. Un’indicazione dei cambiamenti apportati in questa edizione consiste in più di 80 nuove parole chiave come le seguenti: cattura dell’at­tenzione; inferenza bayesiana; bias della credenza; rilevamento dei cambiamenti; terreno comune; conoscenza concettuale; corpus; tensore di diffusione di imma­gini; approccio dei sistemi duali al pensiero; approccio incarnato; brainstorming di gruppo; elaborazione gerarchica; modello hub e spoke; problema della proiezione inversa; dominanza del significato; modello mentale; bias myside; lettura neurale della mente; rete neurale; memoria semantica personale; capacità di elaborazione; procedura ricordo/conosco; demenza semantica; ipotesi funzionale-sensoriale; codifica sparsa; coordinazione sintattica; paradigma del mondo visivo.
Di seguito viene riportata una lista in cui, capitolo per capitolo, vengono evi­denziati alcuni dei più importanti cambiamenti di questa edizione. Il testo in cor­sivo indica i titoli dei paragrafi nuovi di questa edizione.

CAPITOLO 1 Introduzione alla psicologia cognitiva

  • La ricerca attuale in psicologia cognitiva include la ricerca sull’“andare nel pal­lone” di Beilock per illustrare come la ricerca progredisce da un interrogativo ad un altro. 
  • L’analisi del ruolo dei modelli in psicologia cognitiva è stata ampliata.

CAPITOLO 2 Neuroscienze cognitive

  • Perché studiare le neuroscienze cognitive? introduce l’idea dei livelli di analisi ed amplia la trattazione del razionale che sta dietro lo studio psicologico della mente. 
  • Descrive l’uso della RMIf mentre i soggetti vedono film, per stabilire le mappe cerebrali semantiche (Huth et al., 2012).
  • Reti neurali include nuovi metodi come il tensore di diffusione delle imma­gini. 
  • Qualcosa su cui rif lettere: cosa dicono le neuroscienze a proposito della cogni­zione è un ampliamento del Perché studiare le neuroscienze cognitive? che for­nisce esempi di come le neuroscienze possono contribuire alla comprensione dei meccanismi suggeriti dalla ricerca comportamentale. 

CAPITOLO 3 Percezione

  • Il capitolo è stato riscritto per focalizzarsi sull’idea che, nonostante la perce­zione possa sembrare facile, è basata su processi sottostanti invisibili. Si apre con una discussione sul perché è così difficile progettare sistemi di visione robotica. 
  • Viene utilizzato il dolore per illustrare l’effetto dell’elaborazione top-down. 
  • L’inferenza bayesiana è stata aggiunta come sussidio alla teoria dell’inferenza inconscia di Helmoltz. 
  • Qualcosa su cui rif lettere: dove la percezione incontra la memoria descrive come i neuroni dell’ippocampo si attivano in risposta al ricordo di percezioni (Gel­bard-Sagiv et al., 2008).

CAPITOLO 4 Attenzione

  • La nuova apertura enfatizza l’idea che esistono aspetti diversi dell’attenzione. 
  • La descrizione degli esperimenti di Schneider e Shiffrin (1977) sull’elabora­zione automatica è stata semplificata. 
  • La trattazione sulle distrazioni alla guida è stata aggiornata includendo l’in­vio di messaggi di testo e l’utilizzo di internet (Strayer et al., 2013). 
  • Qualcosa su cui rif lettere: assimilazione cerebrale è una nuova discussione della fisiologia dell’attenzione che rif lette l’idea di William James secondo cui l’at­tenzione corrisponde all’“assimilazione” mentale (Datta & DeYoe, 2009).

CAPITOLO 5 Memoria a breve termine e di lavoro

  • La nuova apertura introduce i diversi tipi di memoria che vengono trattati nei Capitoli 5-7. 
  • La discussione sulla capacità della memoria a breve termine è stata aggior­nata con l’idea della definizione di capacità in termini di quantità di informa­zione (Alvarez & Cavanagh, 2004). 
  • Metodo: rilevamento dei cambiamenti (Luck & Vogel, 1997) è un ampliamento della Dimostrazione: rilevamento dei cambiamenti del Capitolo 4. 
  • Sono stati aggiunti gli studi con RMIf che mostrano come la corteccia visiva sia coinvolta nel mantenimento delle informazioni durante un intervallo (Harrison & Tong, 2009). 
  • Qualcosa su cui rif lettere: performance matematica e memoria di lavoro descrive come scrivendo è possibile prevenire di andare nel pallone (Rami­rez & Beilock, 2011). Ciò amplia la discussione sull’“andare nel pallone” del Capitolo 1.

CAPITOLO 6 Memoria a lungo termine: struttura

  • La nuova apertura descrive il tema del capitolo, “divisione ed interazione”, rif lettendo che ci sono diversi tipi di meccanismi mnestici che interagiscono l’uno con l’altro.
  • Cosa succede ai ricordi episodici e semantici con il passare del tempo? è un aggiornamento sulla discussione della semantizzazione dei ricordi remoti (Petrican et al., 2010). 
  • Metodo: procedura ricordo/conosco coadiuva la ricerca di Petrican et al. 
  • Immaginare il futuro chiarisce la connessione tra memoria episodica e l’abi­lità di immaginare il futuro (Addis e al., 207; Schacter, 2012). 

CAPITOLO 7 Memoria a lungo termine: codificazione, recupero e consolidamento 

  • Consolidamento: la storia di vita dei ricordi è un paragrafo aggiornato sulla memoria e gli aspetti cerebrali che amplia la discussione sulla fisiologia del consolidamento, includendo nuove ricerche sull’ipotesi della traccia multipla (Viskentas et al., 2009) e sul consolidamento e sonno (Wilhelm et al., 2011). 
  • Qualcosa su cui rif lettere: studiare in modo efficace precedentemente compa­riva all’inizio del testo.

CAPITOLO 8 Memoria quotidiana ed errori mnestici 

  • La discussione sulla memoria e le emozioni è stata aggiornata includendo il modo in cui le emozioni possono migliorare il consolidamento (Cahill et al., 2003; Roozendaal & McGaugh, 2011) ed interferire con la memoria (Mather & Sutherland, 2011). 
  • La discussioni sui ricordi f lashbulb include l’idea che le emozioni possano aumentare il recupero mnestico ma ridurre il ricordo dei dettagli (Rimmele et al., 2011). 
  • Qualcosa su cui rif lettere: la potenza delle immagini descrive come le immagini possono creare falsi ricordi (Nash & Wade, 2009).

CAPITOLO 9 Conoscenza 

  • La discussione sulle reti neurali è stata semplificata. 
  • La rappresentazione cerebrale dei concetti comprende un ampliamento della discussione sulle categorie cerebrali al fine di descrivere più accuratamente i vari approcci proposti per spiegare come i concetti vengano rappresentati (Hoffman & Lambon Ralph, 2012; Mahon & Caramazza, 2011; Pulvermüller, 2013; Warrington & Shallice, 1985). 
  • Qualcosa su cui rif lettere: il modello hub e spoke è stato aggiunto (Jeffries, 2013; Pobric et al., 2010; Pulvermüller, 2013). 
  • Metodo: tecnica di verifica della frase è stato aggiunto. Metodo: stimolazione magnetica transcranica (Transcranial Magnetic Stimulation - TMS) è stato introdotto in congiunzione alla ricerca sul modello hub e spoke.

CAPITOLO 10 Immaginazione visiva 

  • Qualcosa su cui rif lettere: immaginazione visiva e craving alimentare descrive l’utilizzo dell’immaginazione visiva per ridurre il craving alimentare (Har­vey et al., 2005).

CAPITOLO 11 Linguaggio 

  • La trattazione sull’ambiguità lessicale è stata aggiornata includendo una discussione di come la possibilità di accedere al significato di una parola sia inf luenzata dalla dominanza del significato stesso (Rayner & Fraizer, 1989).
  • Le nozioni su Broca e Wernicke sono state spostate dal Capitolo 2 a questo capitolo. 
  • Nella discussione sull’elaborazione della frase sono state aggiunte delle nozioni sulla formulazione di previsioni basate sulla conoscenza ambientale (Federmeier & Kustas, 1999) e sulla conoscenza delle costruzioni linguisti­che (Fine et al., 2013). 
  • I modelli situazionali sono stati aggiornati con nuove nozioni sulle previsioni basate sulla conoscenza situazionale (Metusalem et al., 2012). 
  • Il paragrafo sulle conversazioni è stato revisionato includendo la nozione di terreno comune (Clark, 1996). 

CAPITOLO 12 Problem solving 

  • La trattazione del problem solving creativo è stata ampliata aggiungendo esempi, un paragrafo sulla creatività pratica, ed una discussione sul problem solving come processo. 
  • La discussione su come la troppa conoscenza può essere controproducente è stata revisionata (Smith et al., 1993). 
  • Qualcosa su cui rif lettere: creatività, patologia mentale ed apertura mentale esa­mina la possibilità dell’esistenza di un collegamento tra patologia mentale e creatività (Carson, 2011; Chi & Snyder, 2012).

CAPITOLO 13 Giudizio, decisioni e ragionamento 

  • Il capitolo ora si apre con nozioni sul giudizio e sulle euristiche. Il ragiona­mento deduttivo, che gli studenti trovano più difficile, è stato spostato alla fine del capitolo. 
  • Sono stati aggiunti ulteriori esempi per illustrare come il processo decisio­nale sia inf luenzato dal numero di alternative disponibili (Shen et al., 2010) e se la persona che prende la decisione è arrabbiata o stanca (Danzinger et al., 2011). 
  • La discussione sul ragionamento deduttivo utilizza nuovi esempi di sillogi­smi, e la distinzione tra validità e verità è stata semplificata. 
  • Modelli mentali del ragionamento deduttivo descrive un modo per stabilire la validità di un sillogismo (Hohnson-Laird, 1999). 
  • Qualcosa su cui rif lettere: l’approccio dei sistemi duali al pensiero descrive la ricerca basata sull’idea di due sistemi di pensiero, uno veloce e l’altro lento (Evans & Stanovich, 2013; Kahneman, 2011). 

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