McKnight’s Geografia fisica: comprendere il paesaggio

PRESENTAZIONE

A un primo esame, la nuova edizione del volume di McKnight e Hess colpisce per la splendida veste editoriale e per l’abbondanza di fotografie, disegni, diagrammi e carte che accompagnano il testo e lo commentano visivamente. Un ricco corredo iconografico è infatti un supporto indispensabile in una materia che, come la geografia fisica, vuole introdurre i giovani alla conoscenza del nostro pianeta attraverso l’osservazione e l’interpretazione di una realtà oggettiva, quale è quella che ci mostra il paesaggio. 

Procedendo poi nella lettura, in modo più approfondito e sistematico, si apprezzano altri aspetti positivi dell’opera, quali la semplicità e l’immediatezza dello scritto, l’impostazione rigorosa e l’aggiornamento dei temi scientifici, trattati con l’approccio pragmatico tipico della cultura americana, senza trascurare, tuttavia, un certo atteggiamento critico. 

Di grande interesse sono anche le escursioni virtuali proposte agli studenti e gli altri supporti video, un sussidio innovativo di grande efficacia didattica. Degno di nota è, infine, l’entusiasmo “ambientalista” con cui gli Autori affrontano, in più occasioni, il rapporto tra l’uomo e i fenomeni naturali.

Nella traduzione italiana, sono state introdotte alcune modifiche necessarie a renderla più adatta agli studenti italiani, giacché la versione originale si sofferma in prevalenza su aspetti tipici del continente nordamericano. Queste modifiche, oltre a varie aggiunte e integrazioni minori e ad alcuni focus di approfondimento, riguardano in particolare condizioni e fenomeni ricorrenti nel nostro paese. Per le sue specifiche caratteristiche, il volume risulta particolarmente adatto ai corsi di laurea di primo livello, dove sia previsto l’insegnamento della geografia fisica, ma può essere adottato con successo anche in alcune classi delle scuole superiori. Si tratta, in ogni caso, di un libro di gradevole lettura, vivamente consigliato a tutti coloro che abbiano interesse per i fenomeni naturali e per l’ambiente in cui viviamo. 

Francesco Dramis e Paolo Mozzi