Manuale di Pediatria

Prefazione Questo manuale è dedicato specialmente agli studenti del Corso di Laurea in Medicina e agli specializzandi in Pediatria. Abbiamo cercato di condensare le conoscenze classiche con i nuovi concetti delle malattie infantili. Nelle ultime decadi sono state descritte una infinità di sindromi, sono state scoperte le cause di tanti quadri clinici che già si conoscevano, le terapie sono enormemente progredite. Basti pensare allo sviluppo della genetica che ci ha permesso di conoscere l’origine di molte malattie ereditarie, della biologia molecolare che ha fatto progredire le diagnosi delle malattie metaboliche e, dal punto di vista terapeutico, dell’oncologia pediatrica che negli ultimi 40 anni ha portato la sopravvivenza al tumore dal 15% al 70% dei malati. La combinazione delle scoperte di base con quelle cliniche ha dato luogo a una “nuova pediatria”, più esatta e sicuramente più appassionante per i giovani. Ma le novità non debbono far perdere la realtà del paziente, sempre individuale; si dovrà mantenere il criterio clinico e combinarlo con gli ultimi ritrovati della scienza. E si dovrà ricordare sempre che il bambino non è un’identità isolata, ma fa parte del nucleo familiare e questo a sua volta di una realtà sociale. Il pediatra di oggi dovrà studiare più di quello degli anni passati. Dovrà, con le sue conoscenze e leggendo volta per volta, cercare di arrivare a una “diagnosi clinica”: questo è il cardine della vera medicina di oggi. Non stilare una lunga serie di esami biochimici, radiologici, ecc. per arrivare alla diagnosi, ma orientare sui problemi accertati del bambino le richieste di analisi. Tutto ciò nel rispetto sacrosanto del paziente e anche in considerazione dei costi della medicina moderna. Un 40% delle visite che farà il pediatra sarà di puericultura, su bambini sani, in piena crescita. Dovrà sapere i valori normali di peso, altezza, circonferenza cranica, esami di laboratorio; dovrà spiegare alle madri l’alimentazione alle diverse età, ecc.; infine dovrà soddisfare tutte le domande che i genitori senza esperienza pongano al pediatra. Se minimamente questo manuale riuscirà a indirizzare in tal senso le nuove generazioni di medici, lo sforzo realizzato sarà ampiamente ripagato. Debbo ringraziare specialmente la Dott.ssa Giuseppina Ragni per l’intenso lavoro effettuato. Il mio ringraziamento va anche a tutti i collaboratori che hanno scritto i diversi capitoli del manuale, in modo speciale a quelli del Dipartimento di Pediatria de “La Sapienza”, ai quali mi lega un vincolo di affetto e lavoro. E devo ringraziare il Dott. Massimo Piccin e mi devo complimentare con lui per la precisione, la serietà e la dedizione che ha posto nella stampa del libro. Manuel A. Castello