Citopatologia diagnostica

Prefazione

In questa nuova edizione della “Citopatologia Diagnostica”, volume VIII del Trattato Italiano di Medicina di Laboratorio, ci siamo proposti di introdurre ed esporre quanto di questa materia è stato acquisito dal momento dell’uscita della prima stesura ad oggi.

In questo periodo l’applicazione della Citodiagnostica si è notevolmente espansa e sviluppata, nuove tecniche sono state progressivamente adottate e le opportunità diagnostiche nel campo della citologia esfoliativa, abrasiva e per agoaspirazione hanno continuato ad ampliarsi: i tempi sono quindi ben maturi per una nuova edizione.

I Lettori noteranno come alcuni capitoli siano stati riscritti ex novo, altri ampiamente aggiornati, altri ancora siano del tutto nuovi, in quanto dedicati alle più recenti acquisizioni in vari settori di questa tanto attuale branca dell’Anatomia Patologica; numerose immagini microscopiche sono state introdotte a documentare nuove entità patologiche, o integrano e aggiornano la precedente iconografia.

Il mio personale intendimento, nell’accettare la lusinghiera proposta di Massimo Piccin, editore e medico, di coordinare e curare questa seconda edizione di un’opera che ha l’ambizioso proposito di rappresentare le basi fondamentali di questa disciplina e che costituisce la premessa su cui fondare i presupposti diagnostici di più rilevante importanza per il malato oncologico e non, è stato quello di non perdere mai di vista quanto “di nuovo” è stato nel frattempo verificato, codificato e, dove necessitava, rafforzato in questo campo. In particolare, ci siamo proposti di trattare: linee guida, indicazioni, pitfalls, limiti (reali e presunti), vari tipi di formulazioni diagnostiche, terminologia, sinonimi, colloquio con il Clinico, collaborazione con i Radiologi, ruolo del Citopatologo nel prelievo e nella valutazione dell’adeguatezza del campionamento, immunocitochimica, biologia molecolare.

Ritengo che questo tipo di applicazione clinico-morfologica, di facile e rapida esecuzione, per lo più ambulatoriale, di rado invasiva, si rivelerà sempre più determinante nella precoce formulazione diagnostica, consentendo le necessarie, tempestive, documentate e ragionate programmazioni terapeutiche, per molti anni avvenire.

Il presente contributo di dottrina e aggiornamento è quanto di meglio ci è stato possibile realizzare, con impegno e sforzo pur sempre notevoli, in un ambito di ricerca e di applicazioni mediche per loro natura in costante divenire. In questo campo diagnostico “in vivo” è infatti possibile ottenere, a partire da esigue quantità di materiale, oltre alla visione microscopica citologica e/o cito-istologica, anche numerose altre importanti e decisive applicazioni, cui è dedicato l’ultimo capitolo del testo.

Un vivo ringraziamento personale va a tutti gli Autori che hanno contribuito con la loro esperienza e con amichevole spirito collaborativo a rendere più attuale possibile questa seconda edizione.

Un memore, affettuoso ricordo ai Colleghi che ci hanno lasciato, il cui contributo alla precedente stesura è ancora ben presente nel testo degli attuali capitoli, i cui Autori hanno ampiamente sostanziato i propri elaborati con riferimento a quanto scritto da Chi aveva già tanto magistralmente trattato l’argomento.

Paolo Boccato